Ti consiglio un libro. “Venuto al mondo”, il romanzo di Margaret Mazzantini.
“Venuto al mondo” è il nome dello splendido romanzo di Margaret Mazzantini. Venuto al mondo, un titolo che nasconde il mistero della nascita e della maternità. Non ha importanza quale sia il legame, se di sangue o di cuore: l’amore per un figlio nasce col primo abbraccio. Dal libro è stato anche tratto l’omonimo film “Venuto al mondo” di Sergio Castellitto, del 2012. Nel 2009, il romanzo è vincitore del premio Campiello.
Gemma, la protagonista del romanzo, ha un figlio: si chiama Pietro. Pietro è un normalissimo ragazzo italiano: ama il calcio, suona la chitarra, un adolescente insofferente costretto da sua madre ad accompagnarla in Bosnia. Perché poi proprio in Bosnia? Cosa spinge questa insolita coppia a ripercorrere le vie di questa città silenziosa, ancora memore del vecchio conflitto?
Il viaggio di Gemma è un viaggio tra i ricordi. Silenziose, tra le strade affascinanti di quella città, si nascondono le tracce di un vecchio amore, Diego. Diego. Il genovese pazzo, il fotografo impegnato, il ragazzo dalle gambe scheletriche destinato a diventare il padre di Pietro. Ci hanno provato tanto, troppe volte, Gemma e Pietro a diventare genitori. Un bambino che non arrivava, un attesa fatta di niente, di “ovuli ciechi” e speranze disulluse.
Poi l’idea. Poco prima dell’avvento della guerra, di quel conflitto che avrebbe distrutto tutto, arriva Aska, la musicista ribelle, che entra a capofitto nella vita di Gemma. E di Diego. Dentro il presentimento di una guerra che sarebbe arrivata a breve a distruggere la bellezza della vita, dentro la consapevolezza di un’infertilità che rompeva l’equilibrio della coppia, Aska accetta di mettere a disposizione il proprio corpo per portare in grembo il bambino della coppia.
Il dono di Aska si trasforma in tragedia. La storia si evolve diversamente ma questo bambino nasce, tra le bombe e le strade distrutte della guerra. Pietro non assomiglia a nessuno. Non assomiglia ad Aska. Non assomiglia a Pietro. E nemmeno a Gemma. È un figlio della guerra…
Il romanzo della Mazzantini scorre veloce tra le pagine. È un romanzo che parla d’amore, che parla di maternità surrogata, che affronta il tema della nascita. E della rinascita. Una lettura imperdibile per emozionarsi e rintracciare nel viaggio dei suoi personaggi, storie di vita vera.