Cosa vorresti fare da grande?La mamma!!!A 21 anni conosco mio marito, andiamo subito a convivere, dopo una stabilità di coppia ed economica, a 29 anni decidiamo di avere un bambino.
Dopo 1 anno iniziamo a fare i soliti esami di controllo: risulta essere tutto ok. (Precedentemente lui era stato operato di varicocele asintomatico, ma il suo spermiogramma è molto buono.)
Iniziamo il nostro percorso in Pma, 2 IUI, 1 FIVET, 3 ICSI…si formano sempre embrioni di grado A di 8 cellule trasferiti in terza giornata, ma nessuno di loro attecchisce.
Nell’ultima stimolazione la biologa conferma che la qualità dei miei ovociti, apparentemente bella, è molto bassa, l’amh “crolla” a 0.40, non sono idonei a diventare solidi nidi.
Inutile “accanirsi”.
Abbiamo ancora una piccola possibilità che ad inizio percorso avevamo scartato: l’ovodonazione, una bellissima opportunità.
Facciamo altri esami, che risultano essere tutti ok, “raccimoliamo” i soldini e via…ora sono in cova di una blastocisti.
Ora abbiamo 37 anni, di strada ne abbiamo fatta in questi anni…la Speranza, l’ottimismo, la Positività caratteristici dei nostri caratteri, a tratti ci vengono a mancare per i classici dolorini pre-ciclo accompagnati a piccole macchiette rosate sulla carta igienica solo di mattina.
È domenica, domani sarebbe il giorno dell’arrivo puntuale del mio ciclo, riuscire ad arrivare a venerdì per l’esame delle beta, sarà molto lunga perché ci sentiamo che anche questa prima nuova volta, non sia andata bene (stessi uguali sintomi di tutte le altre volte).
A volte odio il mio corpo, il mio apparato riproduttivo nello specifico, è difettoso o meglio non idoneo ad accogliere una gravidanza, e nemmeno la scienza ci potrà aiutare!
Ci chiediamo dove abbiamo trovato, e continuiamo a trovare, il coraggio per andare avanti, PassoDopoPasso insieme, speriamo di farcela e se non dovessimo riuscirci, cosa che abbiamo già messo in conto, saremo consapevoli e fieri di noi stessi, per avere provato tutte le strade che ci sentivamo di intraprendere.
#UnaStoriaUnLibro