Parlo alla mia pancia.

Ho 28 anni e, come dice la mia ginecologa, sei talmente giovane che hai tutta la vita davanti. Questa frase me la dice oggi. Ma 6 mesi fa era un “non ti preoccupare, goditi i rapporti con il tuo compagno e andrà tutto bene”.
Ho 28 anni e ho sempre avuto un forte istinto materno. Una gran voglia di avere un bambino a cui dare tutto l’amore che i miei genitori hanno dato a me. Ho incontrato la persona giusta un anno fa e a Natale abbiamo deciso di iniziare a provare ad avere un bambino. “Tanto non arrivano subito”. Smetto la pillola dopo 16 anni. Ovaio micropolicistico totalmente sparito. Iniziamo a provarci, guardiamo con il sorriso da ebete i negozi per bambini, immaginiamo il modo in cui dirlo alle nostre famiglie. Sospendiamo le nostre vite perché “sai se rimango incinta adesso a Natale non possiamo andare a sciare…non prendiamola la casa in montagna quest’anno”. Cerchiamo una casa più grande, guardiamo le stanze valutando se il lettino può starci, se può starci un armadio, e perché no magari due. Arriva sempre il ciclo. Puntuale come un orologio svizzero e se arriva con qualche giorno di ritardo si crea una speranza che muore poco dopo.
Intorno a me spuntano solo gravidanze non volute. Amiche che rimangono incinta e non hanno la voglia di scoprire come funziona il passeggino che hanno comprato, che si lamentano dei pantaloni che non entrano. E io continuo a fare test. Continuo ad analizzare ogni sintomo. So che qualcosa non va, lo sento.
Fortunatamente la mia ginecologa mi asseconda e mi ascolta. Per mettermi tranquilla (mi dice) facciamo un controllo delle tube. L’utero è perfetto. La tuba di destra anche. Si illumina sullo schermo come un albero di Natale. Poi passa a quella di sinistra. Il buio. È chiusa, totalmente.
Ho così tanta voglia di avere un bambino che so già cosa significa.
Inizieremo la stimolazione ovarica e io dopo aver pianto ogni lacrima che avevo, penso che magari girerà bene. Io voglio solo il mio bambino. Voglio solo essere mamma. Ho 28 anni e una vita davanti per provarci e riprovarci perché so che senza un figlio non mi sentirei mai completa. Sono però arrabbiata perché trovo tutto così ingiusto.

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