Ciao a tutte, mi imbatto in questo sito mentre sono in attesa di essere chiamata per la prima mammografica della mia vita.
Cercavo un diario da leggere che mi desse modo di capire quali sono le emozioni e le spinte che portano alla procreazione assistita.
Come dico dal titolo, io sono mamma di un bimbo di 5 anni, sono stata molto fortunata! pochi tentativi e subito incinta, senza problemi, senza pensieri..
Poi il bimbo nasce, un problema inaspettato al suo cuoricino mi catapulta in un mondo che non avevo mai incrociato: ospedali, visite, mediche, operazioni a cuore aperto.
Questa è la mia prima esperienza di mamma, non facile ma poi scopri che con il tuo bimbo diventi una squadra e ce la si può fare!
Tanto che ai 3 anni del mio bimbo è riemersa in me la volontà di allargare la famiglia, mio marito non ci pensava proprio stavamo così bene, ma succede che rimango incinta dopo poco (che fortuna, ancora) una minaccia di aborto e poi all’esito della villocentesi trisomia 21. Rimaniamo sgomenti ma sappiamo che non vogliamo mettere al mondo un bambino con possibili molteplici difficoltà e abortisco.
Agli inizi di quest’anno rimango nuovamente incinta, sono felice ho appena compiuto 40 anni (bello!!) e invece nuovamente alla villocentesi l’esito di trisomia 21, questa volta a 16 settimane hanno indotto il parto e da li non mi sono più risollevata, penso che forse questo figlio sarebbe dovuto nascere..
Tutti i ginecologi guardano le mie carte con un mix di incredulità e giudizio (..signora è sfortunata,..è l’età dopo i 35 anni le statistiche confermano..ma infondo un figlio lo avete..).
Tutti hanno ragione, ma allora cosa sta succedendo a me?
Il desiderio di dare un fratellino, il desiderio di vivere una maternità bella e spensierata., la voglia di dimostrarmi che questa storia non può finire così..con l’amaro in bocca.
Mi viene proposta la procreazione medico assistita con indagine pre impianto, potrebbe essere quello che fa al caso nostro, dovrei essere contenta ma invece non sono convinta penso che forse ha ragione il mondo fuori: dovrei prendere un cane, continuare con lo psicologo e andare in vacanza..
grazie a tutti
Una risposta
No, non è vero che dovresti accontentarti di prendere un cane. Ovvero, un cane lo dovresti prendere ma non come surrogato di una mancata nuova maternità. Il tuo desiderio è di avere un altro figlio: allora prova, rincorri questo sogno, rincorri il desiderio finché te la sentirai o almeno finché sarà possibile. A chi mi dice: “se la natura non ti concede un figlio, perché insisti con la procreazione assistita? “. Io rispondo: “Se tu hai mal di testa, perché prendi un analgesico? Se ti diagnosticano un cancro, perché ti curi? Perché non lasci che la natura faccia il suo corso?”.
La scienza, per fortuna, ti può aiutare; ed allora, perché non ‘sfruttare’ questa opportunità?
Qualunque decisione prenderai, prendila per te stessa. Sii felice.
Un abbraccio. Lucia