Il confronto tra una donna e una mamma… È tanto doloroso quanto evidente: la seconda ne esce sempre e comunque sconfitta…
La mamma, dalla gestazione in poi, si permane di un’aura speciale che attira le gioie di tutti quanti; quando ha il pargolo tra le braccia poi… Diventa una mascotte indimenticabile. Ovunque arrivino, lo sguardo si posa su loro, oscurando il resto.
Sono invidiosa? Non lo so.
Sto soffrendo… Questo è sicuro; poliabortiva, con infertilità primaria, tanti esami e visite da fare e già fatte… Un percorso in salita che chissà dove e (se) quando mi porterà alla meta.
Sto soffrendo.
Non è invidia. Non ho ammirazione o gelosia per chi un figlio lo ha, le è arrivato subito o nemmeno lo cercato… Come anche so che anche tante altre hanno la mia stessa storia, sulle spalle.
Ma fa male.
Non essere abbastanza, per chi ti circonda, solo perché non hai un figlio.
Vivere tutti i giorni gioie e dolori della maternità, senza essere madre.
Ne voglio uscire… Da questo sentire… Da questo loop… Da questo limbo di angoscia e attesa e confronto continuo…
Voglio provare il conforto di dire: “va bene così”, comunque vada… Vorrei poter dire che mi va bene così.