È la mia seconda storia per “Parole fertili”. La prima è volata in un libro, quel libro che mi ha dato il coraggio di FARE e ACCETTARE. Dopo quel libro, dopo aver capito che non siamo la sola coppia (purtroppo) a sentirci “difettati”, abbiamo raccolto la forza e la speranza e le abbiamo riposte nella medicina.
Abbiamo cominciato la nostra guerra fredda contro l’infertilità sine causa, una guerra che sfianca, che fa paura ma comunque piena di speranze. Ma quando poi quella guerra la perdi e rischi di farti male, ti fermi.
Decidi di mettere un punto e cambiare pagina, la vita non può nascere con il rischio e la sofferenza. La tua salute fisica e mentale viene prima di tutto.
Il mio errore, se così si può chiamare, è stato affidarmi al primo centro di fecondazione senza informarmi, presa solo dalla disperazione e dalla paura del tempo che passava.
E adesso, quando racconto la mia storia, la prima cosa che consiglio è di informarsi su chi mette le mani e il cuore nella vostra vita. Perché la PMA ha bisogno non solo di bravi medici, ma anche di gente attenta, scrupolosa ed empatica.
Queste mancanze ci hanno tolto la fiducia per due anni, ci hanno fatto mollare la presa e cercare una tregua. Finché ti rendi conto che la vita intorno a te va avanti, nascono tante vite, la gente che conosci è felice e tu ti chiedi “Perché non posso esserlo anche io?”.
Tra due mesi ricominceremo tutto da zero, per la seconda volta. In un altro centro, stavolta scelto con cura. Come molte donne che sento di avere una vita dentro ancor prima del test, io so che avrò un nome. Forse non il nome del figlio che abbiamo sempre sognato, ma il nome di ciò che ci impedisce di diventare genitori.
Vivere di rimpianti non è mai stato nelle nostre corde. Abbiamo bisogno di mettere un punto a questa storia, sapere che possiamo continuare a navigare o fermarci al primo porto vicino, che siamo nelle mani giuste per sapere, con la consapevolezza che siamo guerrieri, ma i guerrieri del bene.
D’altronde, chi non ha mai lottato per amore?
Abbiate cura di voi stesse. Sempre.