Eccoci di nuovo qui, al referto delle ennesime beta.
Nella mia vita non ho mai avuto un risultato positivo e chissà se mai ne avrò.
dopo tre transfer embrionali e 4 blastocisti sono di nuovo qui, senza una strada, una direzione e con un bel sogno infranto.
L’appuntamento col destino che ho tanto aspettato e per cui mi sono tanto preparata è saltato. Mi sono presentata solo io e sono rimasta lì, seduta ore, giorni, attendendo un miracolo che non è arrivato.
La cinematografia ci insegna che i miracoli esistono. A Natale ancora di più. Non per me, almeno, non ancora.
È la speranza a fotterti. perché non finisce mai, brutta stronza. è lì zitta zitta quatta quatta, anche quando va tutto in frantumi e tu guardi gli occhi sconsolati del tuo compagno, che insieme a te ha fatto di tutto per riuscirci, mentre i tuoi sono pieni di lacrime e si appannano e non riescono più a vedere la strada da seguire ma pensi che un giorno anche tu avrai il tuo bambino tra le braccia. Perché tu no, in fondo?
esprimo sempre lo stesso desiderio, da 4 anni a questa parte: diventare mamma. Lo esprimo ad ogni compleanno, ad ogni stella cadente, ad ogni prima volta e ad ogni Natale. è il mio sankalpa quotidiano e il pensiero fisso della mia vita, che con la pma si è messa in pausa, completamente. dalle piccole cose alle grandi, dallo yoga alle vacanze, dal cibo al fumo, dal sesso alle amicizie.
Pensi che ogni nuova tortura proposta dal tuo medico verrà ripagata dalla gioia finale e allora ti sottoponi ad analisi, approfondimenti, tagli e graffi, biopsie e ad ogni pezzo che perdi speri ne guadagnerai uno dopo che vale tutto, se arriva.
La pma è una fregatura perché non ti assicura nessun risultato ma alza l’asticella dell’aspettativa. E non sai mai se ne vale la pena. Toglie serenità, toglie sapore alle cose, deturpa la bellezza del mondo, la oscura completamente al tuo passaggio.
Se una donna incinta irradia luce tu irradi merda. E non vorresti, e spereresti di avere ancora la tua luce iniziale, quella per la quale i tuoi amici ti apprezzavano, quella per cui il tuo compagno ti ha amata dal primo momento, quella che il tuo datore ha scelto tra i candidati alla posizione.
E ora cosa facciamo? non lo so, so che ogni primavera la natura sa far fiorire gli alberi e tutto rinasce e vibra. So che la vita accade e spesso lo fa quando sei distratto. So che la nostra volontà è legata a delle circostanze misteriose e decidere è sempre un decidere a metà.
So che la vita è un miracolo e non sono più disposta a non celebrare la mia, sana e piena di milioni di altri doni.