Ho 41 anni e circa 4 anni fa iniziamo a pensare all’idea di avere un figlio, scopro così che la cisti ovarica che avevo da vario tempo è endometriosi, rimango di sasso perchè fino ad allora non sapevo bene cosa fosse, mi opero, riescono a preservare la mia riserva ovarica, sono fiduciosa e iniziamo la ricerca di una gravidanza, ma ahimè prima una biochimica e poi aborto a 11 settimane.
Questi eventi lasciando dentro di me un vuoto, ci metto un po’ a riprendermi fisicamente e mentalmente, decidiamo di riprovare ma la gravidanza non arriva e così approdo al mondo della PMA, un percorso difficile e tortuoso che mi mette a dura prova, punture e farmaci, una vita che sembra non appartenermi più, ma lo faccio animata dal sogno di un bimbo in braccio, nonostante una scarsa risposta alla stimolazione arrivo al pick up che però si rivela molto complesso, rischio emorragia, i due ovociti prelevati diventano due embrioni e io piango di felicità quando l’ospedale mi chiama per comunicarmi che posso fare il transfer.
Passano i giorni in attesa delle beta ma non ho neppure il tempo di sognare perchè arriva il ciclo, chiamo il centro e la dottoressa mi sconsiglia un altro tentativo perchè l’endometriosi ha creato delle aderenze che hanno reso molto difficoltoso il pick up e non vogliono mettere a rischio la mia salute. Per quanto il mio cuore avrebbe voluto riprovare nonostante le difficoltà, la ragione ha detto basta e non è stata una scelta semplice. Forse per realizzare il mio sogno devo percorrere altre strade.