chi di speranza vive..

Io e lui ci siamo conosciuti una sera d’estate.. la sabbia sotto i piedi.. la luna riflessa sul mare ha fatto sì che la magia diventasse realtà.. abbiamo voluto e desiderato sin da subito un bambino tutto nostro..

come diceva sempre lui voglio svegliarmi la mattina e avere un piccoletto in giro per casa con i tuoi stessi così.. iniziamo a provarci sin da subito ma niente.. va bene pensavamo che essendo che io ancora non ero laureata e lui non aveva un lavoro fisso questo era il motivo per cui non arrivava..

poi io mi laureo e lui trova un lavoro fisso.. ma ancora niente.. passano così circa 3 anni.. inutile dire le visite fatte da specialisti pluri laureati che guardando le analisi di entrambi ripetevano no signora non c’e niente che non va dovete solo non pensarci ed il gioco è fatto..

incontro per caso e per sfortuna un ginecologo che mi dice che nonostante il mio compagno aveva una grave malformazione della testa degli spermatozoi con ben 92% di forme anomale il problema era semplice da risolvere bastava imbottire di ormoni senza controllo me.. iniziò così ha riempirmi di qualsiasi genere di farmaci gonasi clexane clomid e via dicendo.. inizio a stare male dall’inzio.. vertigini,pressione alta, nausea e continui crampi per non parlare poi dei miei fantastici sbalzi d’umore..

mi dice che è normale questo andamento e in più mi sottopone ad una sorta di esame delle tube dove attesta che io sono sana e tube aperte come in autostrada.. continuo questa cura per 4 mesi.. zero risultati solo tanto dolore e rabbia.. un giorno mi sento male a casa.. completamente sola.. riesco a stento a prendere il telefono e chiamo mia madre che prontamente mi porta a fare un ecografia..

ho rischiato l’aumento delle dimensioni dell’utero.. sospendo immediatamente la terapia.. disperata non sapevo che fare.. una sera vado a cena da alcuni nostri amici e con le lacrime agli occhi ci dicono che hanno consultato un ginecologo e li ha inseriti in un centro di pma convenzionato.. mi da il numero di questo ginecologo.. me lo ricordo ancora.. guardavo il foglio con su scritto il numero e non avevo coraggio a prendere in mano il telefono e chiamare..

chiamo dopo circa due ore di sguardo continuo sul foglio.. brevemente gli spiego al telefono la nostra situazione.. mi dà appuntamento dopo 5 giorni.. quei maledetti 5 giorni sembravano un eternità non passavano mai.. finalmente arriva il giorno della verità.. entro a studio porto tutta la Bibbia di analisi ecografia fatte.. egge e annuisce tra se.. continua a leggere e annuisce.. non mi guarda.. guarda solo i fogli.. poi ad un tratto alzo lo sguardo.. mi fissa e mi dice: lei signora questo figlio lo vuole??? e la mia risposta ovviamente è scontata.. e continua dicendo l’unica soluzione è la pma  più nello specifico la fivet..non ho nemmeno una minima reazione.. ne lacrime.. ne rabbia.. ne sorriso.. ne gioia..

impassibile. .immobile su quella sedia.. e come se quei tre anni di dolore potevano essere cancellati o semplicemente finire in una sola parola FIVET..

lui inizia a parlare e a spiegare ed io sono ancora isolata nel mio mondo.. mi riprendo e iniziamo a metterci in contatto con questo centro.. una sfilza di analisi che non finivano mai.. è una data nel cuore 30 maggio 2018 per la prima visita da loro.. la notte prima della visita avrò dormito a stento mezz’ora da tanta ansia che avevo.. arrivati lì ci accolgono si presentano e ci fanno accomodare in una sorta di sala d’attesa talmente piccola che riuscivo a vedere e a sentire i pensieri di ogni persona presente lì dentro..

saremmo stati circa una quindicina.. tutti seduti composti su quelle sedie e con in mano la nostra Bibbia di analisi che aspettavamo il giudizio finale.. è arrivato il nostro turno .entriamo. la biologa ci spiega di nuovo tutto.. parole forti chiare dirette e a tratti dolci forse per addolcire un po’ la pillola.. ci mette in lista.. e a breve inizierò il primo tentativo di fivet..

inutile dirvi i miei pensieri e le mie paure.. io in tutti questi anni mi chiedo solo come ho fatto ad arrivare fin qui .come ho fatto a non crollare prima e non c’è sera in cui non ringrazio la scienza che è arrivata a questo punto perché è grazie a lei se riuscirò a diventare  madre..

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