5 anni fa io e S. ci sposiamo. Passa qualche anno, decidiamo poi che era arrivato il momento di pensare ad unire i nostri dna. Cominciamo a provarci, ma il miracolo non avviene. Comincia il nostro calvario a fine 2020:visite, esami, ancora visite, consulenze. Riserva ovarica bassa io, oligoteratozoospermia mio marito. Ci dicono che l’unica soluzione è la PMA, ma che in realtà potremmo anche averli naturalmente, era solo una questione di probabilità e sfortuna. Manco stiamo a pensarci su che ci catapultiamo, inconsapevoli di tutto quello che ci aspettava, in questo percorso lungo e doloroso. A febbraio del 2021 faccio il pick, mio marito consegna un campione di sperma vuoto. Sconforto totale. A maggio ci riproviamo con i miei ovociti congelati e mi trasferiscono due embrioni. Dopo due settimane il test di gravidanza è positivo…”che fortuna” abbiamo pensato! È andata alla prima! Illusi!!! Dopo 8 settimane aborto interno. Decidiamo di darci del tempo perché la batosta era stata troppo grossa. Nel 2022 facciamo 3 transfer e intanto io mi sottopongo ad agopuntura, dieta per la fertilità, integrazione, yoga, pilates, psicoterapia…insomma tutto quello che poteva aiutare la nostra blasto ad attecchire. Ma niente, natale 2022 sarà uno di quelli che ricorderemo per sempre, con la tristezza nel cuore. Io dico basta: non ne potevo più di punture sulla pancia, permessi a lavoro, pillole e medicine a qualsiasi ora del giorno e della notte. Io ed S. litighiamo, non avrei mai più fatto nulla se anche lui non avesse fatto qualcosa per migliorare la sua condizione. Così S. capisce e prende in mano la sua vita: il primo passo è volersi bene!va da un andrologo che gli da una cura, fa agopuntura e adotta uno stile di vita attivo (palestra e dieta). Dopo 3 mesi, ad aprile 2023 decidiamo di riprendere con la fecondazione, questa volta privatamente. Faccio gli esami preparatori per la nuova stimolazione e comincio il primo monitoraggio: ma il ciclo non arriva!Mai e poi mai avremmo pensato che io fossi incinta. Quel sabato non lo dimenticherò mai: faccio il test alle 7 di mattina perché volevo andare in palestra e invece compaiono quelle due lineette magiche! Urla, lacrime, beta…si, ero finalmente incinta! Ora sono alla 28+0 e ancora una volta la vita ci mette di fronte ad una sfida:il mio piccolo vuole uscire prima, troppo prima! Scrivo dal letto dell’ospedale dove sono ricoverata, attaccata ad una flebo e con la speranza che il nostro cucciolo decida di stare un altro po con me. S. è sempre con me, premuroso, affettuoso, che cerca di darmi coraggio anche se la paura la leggo anche noi suoi occhi. Ci affidiamo alla scienza, ma soprattutto alla vita e a quello che il destino ci sta riservando. Per certe persone le cose non saranno mai semplici, per certe persone l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. La lezione più grande che stiamo imparando è che nulla si programma nella vita e l’atteggiamento più saggio che si può avere è accogliere quello che l’ universo ha in serbo per noi. Senza mai perdere CORAGGIO!