Obesità: dalla correlazione con l’infertilità alla ripresa del peso

Si è concluso lo Spring Meeting SICOB, congresso della Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche, che per la prima volta è stato organizzato a Bari. Coordinatore Regionale SICOB per la Puglia nonché Presidente del congresso è il dott. Antonio Braun, che ricopre anche il ruolo di direttore Dipartimento di Chirurgia Bariatrica di GVM Care & Research in Puglia, gruppo ospedaliero italiano presente in Regione con 5 strutture.

“Il congresso è stato l’occasione per riunire oltre 800 chirurghi da tutta Italia – racconta il dott. Braun –. Il confronto, la condivisione e la collaborazione nell’ambito del trattamento dell’obesità sono fondamentali per delineare nuovi approcci e percorsi ideali per il singolo paziente. Tra i temi più caldi affrontati ci sono state le complicanze della chirurgia bariatrica, come emorragie e fistole, per poterle trattare nel migliore dei modi e l’importanza di una gestione affidata a centri specializzati; la chirurgia di revisione, ovvero i motivi alla base di un fallimento della chirurgia bariatrica; e ancora l’importanza di un approccio multidisciplinare che coinvolga, tra gli altri, psicologi, nutrizionisti ed endocrinologi, per considerare anche tutta la sfera psico-emotiva del paziente, ad esempio nel caso desideri una gravidanza”.

Tra gli altri aspetti di novità dello Spring Meeting SICOB, si è parlato anche di nuove procedure aprendo la discussione ad un approccio endoscopico non chirurgico attraverso la gastroscopia, per una ancor più ridotta invasività.

Ampio spazio anche ai giovani chirurghi. “In tempi in cui c’è grossa crisi vocazionale, abbiamo voluto dare spazio alla formazione e all’implementazione delle attività per i giovani con un lab corredato di simulatori per la chirurgia laparoscopica” spiega il prof. Braun.

E ancora, l’impiego di farmaci per il dimagramento, la lotta alle fake news e le novità in sala operatoria, come il robot che vedrà nel futuro assistere sempre più il chirurgo, senza però sostituire l’importante apporto umano nel trattamento dell’obesità.

Uno studio della società americana per la medicina riproduttiva ha indagato in maniera sistematica la relazione che intercorre tra l’obesità e i disturbi del ciclo mestruale. È stato riscontrato che in un campione di donne con amenorrea il 48% era obeso mentre nel gruppo di controllo con eumenorrea solo il 13% era obeso. Diversi studi riportano inoltre una prevalenza di irregolarità del ciclo mestruale nel 30%-36% delle donne con obesità.

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