E’ quello che sostengono i ricercatori dell’Università di Yale, dopo uno studio che ha scoperto che quando un uovo viene fecondato, le cellule staminali abbandonano il tessuto e sono coinvolte nel processo di impianto.
Il midollo osseo di una donna può dare indizi sulla fertilità e sulla capacità di procreare, almeno stando ad uno studio dei ricercatori dell’Università di Yale, pubblicato sulla rivista Plos Biology. In base a quanto scoperto dagli esperti dell’ateneo americano quando un uovo viene fecondato, le cellule staminali abbandonano il midollo osseo e si muovono sfruttando il flusso sanguigno verso l’utero, dove sono coinvolte nella trasformazione del rivestimento uterino per l’impianto. Se tale trasformazione non avviene, l’embrione non può impiantarsi e la gravidanza non può avere inizio.