Virginia Leoni nipote di Lino Banfi è una paziente del Centro di procreazione assistita del San Filippo Neri, diretto da Arianna Pacchiarotti. «Le donne che accedono sono sempre più giovani. Di infertilità bisogna parlare, come di contraccezione»
«Lei è in menopausa precoce. È una situazione definitiva. Mi spiace»: con questo messaggio inviato sul suo cellulare Virginia Leoni, 30 anni, figlia di Rosanna Banfi e nipote di Lino, ha scoperto – seppur giovanissima – che le possibilità di rimanere incinta erano nulle. «Prima di sposarmi, nell’ottica di avere un bimbo, ho deciso di smettere la pillola contraccettiva. Era ottobre del 2020 – racconta – ma passavano i mesi e il ciclo mestruale non tornava. All’inizio ho pensato fosse normale, erano più di dieci anni che prendevo la pillola. Magari era legato allo stress per i preparativi delle nozze. Quando è passato un anno, ho fatto controlli più approfonditi. E solo allora è emersa la verità, che mi ha confusa, mi ha mandato in crisi».
Un incontro casuale e l’inizio di un percorso
Una verità dolorosa ma che Virginia ha deciso di affrontare apertamente, anche per far sì che la sua sofferenza possa essere d’aiuto a chi si trova a vivere la stessa condizione. «Ricordo ancora quel giorno, ero dall’estetista e raccontavo alle ragazze del centro quello che stavo vivendo quando a un certo punto interviene un’altra cliente. Non sapevo chi fosse e lei non sapeva chi fossi io. Si è presentata e ho scoperto che era Arianna Pacchiarotti, responsabile del Centro Pma (Procreazione medicalmente assistita, ndr) del San Filippo Neri – ricorda ancora Virginia -. Da quell’incontro casuale è iniziato il mio percorso».