L’idea che l’intelligenza artificiale, un giorno, non troppo lontano, possa arrivare a selezionare gli embrioni più adatti per la procreazione medicalmente assistita non è un’ipotesi eccentrica che sa di film di fantascienza. È il futuro. Lo ha spiegato, al convegno New insights into Pma: in the Ivf laboratory and surroudings, a Roma, Giovanni Coticchio, responsabile scientifico del Preceptorship Merck.