“Si stima che il 6-10% delle donne ne sia in qualche modo affetto. La diagnosi tempestiva può risultare difficile. Si può determinare un ritardo diagnostico, anche di anni, in cui la paziente vive sempre peggio la propria condizione, frustrata da un malessere profondo e invalidante di cui non conosce la causa e a cui non sa dare un nome”
L’endometriosi è un’infiammazione cronica benigna caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale, la mucosa che riveste la cavità uterina, al di fuori della sua normale sede. “In Italia siamo all’avanguardia per quanto riguarda le tecniche diagnostiche e per il trattamento. Il nostro Paese vanta infatti eccellenti diagnosti e chirurghi e ospita annualmente uno dei più importanti congressi mondiali sul tema”. Poi “serve un approccio olistico alla malattia che comprenda professionisti dei diversi settori, coordinati dalla figura centrale di questo processo che è senz’altro il ginecologo che deve essere, come mi hanno insegnato i miei maestri, i professori Scambia e Mancuso, la figura che accompagna la vita della donna, dall’adolescenza alla vecchiaia, occupandosi della sua salute”. Così all’Adnkronos Salute Alfredo Ercoli, professore Ordinario di Ginecologia ed Ostetricia e direttore della Scuola di specializzazione in Ginecologia ed Ostetricia dell’Università degli Studi di Messina e direttore dell’Uoc di Ginecologia ed Ostetricia del Policlinico ‘G. Martino’ di Messina, in occasione della Giornata mondiale dell’endometriosi…