Arriva un nuovo test per misurare la fertilità maschile, che indica la probabilità di un uomo di poter avviare una gravidanza. È stato sviluppato dalla Cornell University e ne parla la rivista Molecular Reproduction and Development.
Attualmente oltre la metà dei casi di infertilità maschile non possono essere spiegati con i metodi di analisi disponibili.
«Tutti i test usati comunemente misurano lo sperma – spiega Alexander Travis, coordinatore dello studio – mentre quest’ultimo indica la probabilità di un uomo di poter fecondare un ovulo e dare il via ad una gravidanza, perché quantifica i cambiamenti nello spermatozoo che gli consentono di fecondare».
L’esame si basa sull’identificazione di un biomarcatore di questa capacità dello spermatozoo. Nello studio è stato raccolto lo sperma di 208 uomini, a cui sono state fatte l’analisi tradizionale e questa nuova. Quelli che hanno avuto un punteggio normale con il nuovo test avevano il 2,78 in più di chance di gravidanza, rispetto a quelli con punteggio basso, e hanno avuto un tasso di successo 4,23 maggiore di gravidanza al primo tentativo di inseminazione intrauterina.
Questo nuovo test è già disponibile in una dozzina di centri di fecondazione negli Usa e potrà essere usato anche per vedere l’impatto sulla fertilità delle varie terapie, come integratori alimentari o interventi chirurgici.
Articolo apparso su Il Secolo XIX