Il tema della fertilità è social, familiare e sdoganato tra i giovani, ma il livello di conoscenza è superficiale e le fonti informative sono soprattutto il web e gli amici. Sette ragazzi italiani su dieci (quasi il 73%), in particolare, non ha mai pensato di fare un controllo dal ginecologo o dall’andrologo per monitorare la propria salute riproduttiva. A quel 27% che invece ha pensato di sottoporsi ad un controllo medico fanno comunque da traino i ragazzi più grandi (maschi e femmine tra i 20 e i 26 anni), mentre i meno interessati risultano i maschi tra i 14 e i 20 anni per i quali la percentuale scende al 17%. A scattare la fotografia del grado di interesse che coltivano i giovani e i giovanissimi nei confronti delle proprie potenzialità procreative (sterilità, età riproduttiva e comportamenti rischiosi) è il Centro Studi della Società italiana di Fertilità e Sterilità (Sifes), che oggi ha presentato al Senato l’indagine ‘I giovani e la fertilità’ condotta tra novembre 2016 e marzo 2017 all’interno delle scuole e luoghi di aggregazione giovanile, coinvolgendo quasi 1500 tra ragazze e ragazzi di età compresa tra i 14 e i 26 anni.