Un appello dal congresso dei centri Cecos. Resta il problema della donazione di ovociti.
Limitare il turismo procreativo facendo chiarezza sulle norme che regolano la donazione di ovociti. È l’appello di Cecos Italia, l’associazione dei centri di studio e conservazione ovociti e sperma, per voce del suo presidente, Marco Filicori. “La scienza offre sempre più supporti tecnici per aiutare le coppie desiderose di prole, ma è necessario anche che il quadro legislativo si evolva per aiutare le famiglie”, ha affermato il ginecologo a margine del convegno sulla Riproduzione assistita e la diagnosi prenatale, organizzato dai Centri Medici GynePro in collaborazione con Cecos Italia, oggi a Bologna. “Lancio un appello al futuro governo: è necessario modificare le norme che regolano la donazione di spermatozoi ed ovociti, prevedendo in Italia, come in altri Paesi europei, la possibilità di offrire un rimborso per le spese che attualmente donatori e donatrici sostengono da soli”. In questo modo, secondo gli esperti, sarebbe possibile diminuire il costo delle pratiche di procreazione assistita eterologa almeno di qualche migliaio di euro, allargando quindi il numero di coppie che se ne potrebbero avvalere.