Fecondazione assistita, in aumento del 50% l’infertilità maschile e la donna cerca gravidanze più tardi

L’età media di chi accede a un centro di fecondazione assistita è di 38 anni. Greco (Sidr): «In Italia la fecondazione in vitro contribuisce al 3% delle nascite»

«Le problematiche relative alla sterilità di coppia hanno assunto una notevole rilevanza sociale, in un Paese a crescita zero e con un saldo negativo tra nascite e morti. Attualmente, in Italia la fecondazione in vitro contribuisce al 3% circa delle nascite, vale a dire circa 11mila nati, mentre nel mondo sono nati più di 5 milioni di bambini». Lo ha detto il presidente della Società italiana della riproduzione (Sidr), Ermanno Greco, intervenendo al Congresso nazionale, ospitato dall’Università medica internazionale UniCamillus,in un dibattito con medici e ricercatori. «Occorre un’attenta riflessione anche sull’età delle donne che decidono di affrontare questo tipo di percorso. Oggi – ha precisato Greco – l’età media di accesso della donna a un Centro di fecondazione assistita è superiore ai 38 anni e ciò determina notevoli ripercussioni sulle percentuali di successo dell’intervento».

Il convegno e i dati

Durante il convegno sono stati approfonditi anche altri temi come la fecondazione in vitro, il ruolo della diagnosi genetica preimpianto e quello relativo alle patologie oncologicheginecologiche e dell’endometriosi. È stata inoltre l’occasione per parlare delle tecniche di preservazione della fertilità, del ruolo dell’infertilità maschile e delle disfunzioni sessuali, ma anche delle strategie di supporto alla P,a nella donna con la Sindrome dell’ovaio policistico, con un nuovo approccio green alle tecniche di procreazione assistita. Secondo i dati Istat, in Italia, erano 340 i Centri di procreazione medicalmente assistita attivi nel 2021, di cui 138 di I livello e 202 di II e III livello, 86.090 le coppie trattate con tecniche di Pma, 108.067 i cicli di trattamento iniziati, 23.404 le gravidanze ottenute, 2.970 quelle perse al follow-up (12,7%). E poi, 15.641 i parti documentati e 16.625 i bambini nati vivi, che sono il 4,2% del totale dei nati in Italia nel 2021 (400.249 nati vivi).

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