Prima una fase pilota di 9 mesi nella provincia di Bologna, poi verrà esteso in tutta la regione il Nipt test, un test prenatale di screening non invasivo: si esegue tramite un semplice prelievo di sangue alla donna e permette di valutare il rischio di sindrome di Down (trisomia 21), e le trisomie 13 e 18 nel feto che porta in grembo. Il test si basa infatti sull’analisi del dna fetale presente nel plasma materno. L’obiettivo è quello di ridurre sempre di più il ricorso ad amniocentesi e villocentesi, che presentano una seppur bassa percentuale di rischio di aborto e per questo possono generare, comprensibilmente, molta preoccupazione nella donna.