Lo scopo è quello di renderne più agevole e meno costoso l’utilizzo di simili prestazioni da parte delle coppie che desiderano procreare ma faticano, o sono impossibilitate a farlo in modo naturale.
La Giunta regionale del Veneto, su proposta dell’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, ha approvato nuove indicazioni operative per l’erogazione delle prestazioni di Procreazione Medicalmente Assistita (Pma), sia omologa che eterologa, con lo scopo di renderne più agevole e meno costoso l’utilizzo da parte delle coppie che desiderano procreare ma faticano, o sono impossibilitate a farlo in modo naturale.
Le reazioni
Spiega il Presidente della Regione Luca Zaia: «È una scelta di civiltà alla quale teniamo molto perché la nascita di un bambino è uno dei momenti più gioiosi della vita, e un sistema sanitario di avanguardia come il nostro ha il dovere morale di creare le migliori condizioni possibili perché ciò avvenga. Per questo abbiamo investito negli anni scorsi, e investiremo ancora, in strutture, dotazioni tecnologiche e professionalità dei nostri sanitari, che è già altissima». Ricorda inoltre l’assessore Lanzarin: «La Regione Veneto ha una lunga storia di attenzione umana e scientifica rispetto a questa pratica sanitaria e al desiderio naturale di donne e uomini a diventare mamme e papà, attenzione ancor più significativa oggi, in un momento storico di contrazione delle nascite. Per questo, con le indicazioni di oggi, vogliamo fare un ulteriore passo avanti nel creare le condizioni migliori per i pazienti, cominciando dal garantire livelli qualitativi omogenei su tutto il territorio e dal rendere più accessibili i costi».