Corsi di formazione e una mappa dei gruppi di sostegno: le realtà censite finora sono 36, nessuna al Sud
«Promuovere la partecipazione dei padri fin da subito (Early), paritetica (Equal) attiva, pratica (Engaged) ed empatica (Empathetic)». Con l’obiettivo finale di prevenire la violenza contro le donne. È questo l’intento dichiarato del progetto 4e-Parent che, attraverso corsi di formazione e una mappatura delle associazioni attive sul territorio nazionale, lavora per favorire una «paternità accudente» e un maggior coinvolgimento dei papà sin dalla gravidanza. Contro la cappa di pregiudizi, stereotipi e squilibri che ancora avvolge la genitorialità e rallenta i cambiamenti in corso.
L’iniziativa nasce come evoluzione dell’esperienza pilota denominata Parent, cofinanziata dal programma Rec della Commissione Ue e condotta tra il 2019 e il 2021 in quattro Paesi europei: Portogallo, Italia, Austria e Lituania. Nel nostro Paese Parent ha visto come capofila l’Istituto superiore di sanità e ha messo radici grazie a una rete fondata nel 2016 da sette associazioni (Giardino dei Padri, Cam, MaschilePlurale, PartecipArte, Cerchio degli Uomini, WhiteDove-Evoluzione del maschile, Associazione genitori rainbow) affiliata a MenCare. Il risultato è stato la pubblicazione di una “Guida metodologica per formatrici e formatori dei corsi destinati alle professioni sanitarie”.