89% dei parti nel 2022 è avvenuto in Istituti di cura pubblici, il 20% delle madri sono straniere e l’età media al primo figlio è per le donne italiane superiore a 32 anni. Sono questi i dati sulle nascite nel Paese elaborati dal Rapporto dell’Ufficio di Statistica del ministero della Salute
In Italia si registra un aumento delle nascite da fecondazione assistita: +73% in dieci anni. È quanto risulta dal Rapporto sull’evento nascita in Italia, realizzato dall’Ufficio di Statistica del ministero della Salute che riporta anche come l’89% dei parti nel 2022 è avvenuto in Istituti di cura pubblici, il 62,2% in strutture dove avvengono almeno 1.000 parti annui. Il 20% delle madri sono straniere e l’età media al primo figlio è per le donne italiane superiore a 32 anni, cresciuta di quasi un anno nell’ultimo decennio.
Il Rapporto del ministero
Nel Rapporto sono presentate le analisi dei dati rilevati dal flusso informativo del Certificato di Assistenza al Parto (CeDAP) dell’anno 2022. La percentuale dei parti pretermine (37 settimane) passa da circa 7 ogni 100 a 6 ogni 100. Aumenta l’età media delle madri al primo figlio, sia per le italiane che per le straniere: per le donne italiane l’età media passa da 31,5 del 2012 a 32,2 del 2022, mentre per le donne straniere passa da 27,7 a 29,2 anni. Aumenta notevolmente il numero di visite di controllo effettuate in gravidanza, così come le ecografie: nel 91,9% delle gravidanze il numero di visite ostetriche effettuate è superiore a 4 mentre nel 76,7% delle gravidanze si effettuano più di 3 ecografie. Per l’amniocentesi invece la percentuale delle madri con più di 40 anni, che ricorre a questa tecnica diagnostica, passa dal 33% del 2012 al 6% del 2022 (e si riduce drasticamente per tutte le classi di età analizzate). Anche la percentuale di parti cesarei si riduce, passando dal 36% del 2012 al 31% circa del 2022, effetto diversificato a seconda della tipologia di struttura ospedaliera dove avvengono, di conseguenza si assiste ad un aumento della percentuale di parti vaginali.