Antonella Ferrari: «Io, la sclerosi multipla e quel sogno (non realizzato) di diventare mamma. Mi batto per altre donne malate»

La malattia e gli ostacoli affrontati dall’attrice: dalla diagnosi arrivata vent’anni dopo i primi sintomi, alle discriminazioni nel mondo del lavoro, fino all’adozione negata a causa della patologia. Un problema comune a molte donne colpite da malattie degenerative e tumori

Avere un figlio era il suo sogno fin da piccola, ma ha dovuto rinunciarvi a causa della Sclerosi multipla, malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. È un dolore ancora forte quello che prova Antonella Ferrari, come racconta anche nel libro autobiografico «Comunque mamma. Storia di una ferita ancora aperta» (edito da HarperCollins Italia e in libreria dal 27 ottobre). Ma, al di là della sua vicenda personale, l’intento dell’attrice, che nel corso degli anni ha promosso diverse battaglie per i diritti delle persone con disabilità, è accendere i riflettori sul percorso a ostacoli verso la maternità che accomuna molte donne colpite da patologie debilitanti (come la sua) o da un tumore , come se non bastasse la malattia: dalla mancata comunicazione di semplici informazioni quali, per esempio, l’opportunità di congelare gli ovuli prima di iniziare cure chemioterapiche o con immunosoppressori, fino alla possibilità di adottare un figlio , di fatto spesso ancora negata a causa della malattia .

Diagnosi dopo vent’anni

Per Antonella Ferrari (come per tanti altri pazienti) è stato tortuoso anche il percorso per conoscere il nome della sua malattia: la diagnosi di sclerosi multipla, infatti, è arrivata nel 1999, con vent’anni di ritardo dalla comparsa dei primi sintomi (informazioni su malattia e sintomi qui).
«In quel periodo non avevo un fidanzato quindi non si poneva il problema di avere un figlio –racconta l’attrice –. Poi, nel 2004 ho conosciuto il mio attuale marito, Roberto, e ho capito che lui poteva essere il padre dei miei figli».
Un tempo la gravidanza era sconsigliata alle persone con Sclerosi multipla
; col passare degli anni, grazie anche ai progressi della ricerca, si è capito che una donna colpita da questa malattia può avere figli, anzi: oggi si sa che durante la gravidanza, la Sclerosi multipla si arresta.
Nel 2009 Antonella e Roberto si sposano e vorrebbero allargare la famiglia. Lei, però, è in cura con un farmaco immunosoppressore che non può essere assunto durante la gravidanza. Ne parlano col neurologo, che approva la sospensione temporanea del medicinale. «Ho avuto, però, una grave recidiva della malattia, che mi ha portato a stare un anno in sedia a rotelle – ricorda Ferrari –. Stavo malissimo e ho dovuto raccogliere tutte le energie per tentare di rimettermi in piedi, accantonando momentaneamente l’ipotesi di avere un figlio».

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