La clinica pubblica è l’unica in Italia riconosciuta centro di eccellenza dalla società scientifica europea Quasi mille coppie assistite ogni anno, tassi di successo fino al 44%. Ma dipende dall’età (anche dell’uomo)
Alla Mangiagalli di Milano, uno dei due punti nascite più grandi d’Italia con i suoi circa seimila parti ogni anno, “almeno un bambino al giorno, tutti i giorni, è nato grazie alle tecniche di Procreazione medicalmente assistita, o Pma”, fanno sapere dal Policlinico di Milano, cui appartiene il presidio di via della Commenda. Il team Pma della Mangiagalli, composto da ginecologi, biologi, esperti embriologi, psicologi e ostetriche, segue circa mille coppie ogni anno e ha appena ottenuto dalla ESHRE, Società europea di medicina della riproduzione ed embriologia, la certificazione di “centro di procreazione medicalmente assistita di eccellenza”.
Al momento è l’unico centro in Italia e tra i pochi in Europa ad averlo ottenuto, superando un lungo processo di verifica in base a criteri di attività clinica, di laboratorio e di ricerca. “L’aderenza alle linee guida e alle buone pratiche è il frutto di un lavoro quotidiano tra il nostro gruppo e gli altri specialisti presenti in Policlinico, con cui interagiamo per assicurare alle coppie il percorso più adatto alle loro necessità”, commenta Edgardo Somigliana, direttore del Pronto soccorso ostetrico-ginecologico e Pma della Mangiagalli. Dove la percentuale di bimbi arrivati grazie alla procreazione assistita racconta uno scenario “molto diverso” da quello che si poteva osservare solo “pochi anni fa”, grazie a “passi da gigante fatti dalla ricerca” (e in Italia, aggiungiamo noi, anche grazie al superamento di molti vincoli imposti dalla legge 40 nel 2004, demoliti più di dieci anni dopo dalla la Corte Costituzionale, ndr ). Oggi, spiegano dalla Mangiagalli, “le percentuali di successo” delle tecniche di Pma “sono decisamente migliori rispetto al passato, …