Inseminazione artificiale: in cosa consiste e in quali casi è indicata

Una delle tecniche di riproduzione assistita più diffusa, con semplicità di realizzazione nonché una ridotta invasività, in un momento già particolarmente delicato nella vita della donna e del partner

Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da un aumento esponenziale in Italia delle richieste di fecondazione assistita. Tra le metodologie utilizzate oggi, una delle più diffuse è sicuramente l’inseminazione artificiale: il Ministero della Salute ha evidenziato come nel 2019 abbia coinvolto ben 10.471 coppie per un totale di quasi 16.000 trattamenti e 1.266 nascite.

Ma di cosa si tratta esattamente e quando è consigliabile?

L’inseminazione consiste nel collocare un campione seminale, del partner o di un donatore, nell’utero della donna. Con questo procedimento aumentano le possibilità di gravidanza rispetto ai rapporti sessuali, per diversi motivi: il campione seminale viene adeguatamente preparato in laboratorio per selezionare unicamente gli spermatozoi che presentano maggiori capacità di fecondare l’ovulo, le ovaie vengono stimolate per controllare la crescita e la maturazione degli ovuli, il campione di seme viene introdotto nell’utero della donna proprio nel momento in cui, approssimativamente, l’ovaio libera uno o due ovuli per essere fecondati, si programma l’inseminazione affinché avvenga nel momento migliore in termini di crescita e maturazione degli ovuli.

Continua a leggere l’articolo

News simili

Ottobre è il tempo dell’abbandono, l’inizio dell’autunno, il momento in cui tutto sembra pronto… Continua

Quando si desidera una gravidanza, il tempo può essere amico o nemico. Tutto è… Continua

Parole Fertili è tutto nuovo ed è già online. Il sito dedicato a chi… Continua

L’infertilità causa sofferenza e può attivare una crisi personale e di coppia particolarmente difficile…. Continua

Diventare mamma a 40 anni, o superato questo traguardo, non è più raro come… Continua

Seleziona uno o più argomenti

Scegli la tua emozione