Lo mostrano i dati dei uno dei più grandi studi sulla conservazione della fertilità. I tassi di natalità da scongelamento degli ovuli superano quelli della fecondazione assistita.
Il congelamento degli ovuli per ritardare la gravidanza si sta rivelando una pratica più efficace della fecondazione in vitro per percentuale di nascite riuscite. Lo indicano i dati di uno dei più grandi rapporti sulla conservazione della fertilità, appena pubblicato sulla rivista online Fertility and Sterility, che mostra nascite riuscite nel 70% delle donne che hanno congelato gli ovuli quando avevano meno di 38 anni – e hanno scongelato almeno 20 ovuli in un secondo momento
Guidato dagli esperti della NYU Grossman School of Medicine e del NYU Langone Fertility Center, lo studio si basa su 15 anni di risultati di scongelamento di ovociti congelati nella “vita reale” da donne che hanno ritardato la gravidanza e affrontato un declino naturale della fertilità correlato all’età. Lo studio ha anche scoperto che un numero considerevole di donne studiate ha avuto più di un figlio attraverso la conservazione degli ovuli. In totale lo studio riporta 211 bambini nati dallo scongelamento degli ovociti.