Il countdown della conta spermatica è ormai una solida evidenza scientifica, imputabile al nostro stile di vita e che mette a rischio il futuro riproduttivo dell’umanità. Lo racconta in un libro di denuncia la scienziata ambientale pluripremiata Shanna Swan
Era il 2017 quando un team di ricercatori guidato da Shanna Swan ha completato e pubblicato una revisione sistematica della letteratura scientifica che dimostrava – partendo da 185 studi condotti su un totale di 45mila uomini sani – come in soli quattro decenni i livelli spermatici maschili nei paesi occidentali fossero calati di oltre la metà, in un trend che non dava (né dà) segni di inversione di tendenza. Un risultato così immediato da comunicare, e così rilevante per la salute della nostra specie, da destare immediato scalpore, non solo presso la comunità scientifica: un uomo, oggi, ha mediamente un numero di spermatozoi dimezzato rispetto a quello di suo nonno. E analogamente sul lato femminile, una ventenne odierna è meno fertile di sua nonna quando aveva 35 anni.
Se questa tendenza non verrà presto invertita o quantomeno rallentata, le conseguenze per la sopravvivenza stessa dell’umanità potrebbero essere pesanti. Uno scenario non troppo diverso da quello distopico raccontato nella serie tv The Handmaid’s Tale, in cui – e qui la fantascienza distopica si sta rivelando quanto mai reale – un ruolo rilevante in questo processo è imputabile agli inquinanti. Con la consapevolezza ormai assodata di quanto l’ambiente abbia un impatto decisivo sulla nostra fertilità, sullo sviluppo sessuale e dunque sulla salute in generale delle persone.
Il senso di urgenza è stato messo nero su bianco dalla stessa Shanna Swan in un volume divulgativo dall’azzeccato titolo Countdown, che evidentemente allude da un lato a quel conto alla rovescia che si è innescato per la nostra specie e che dobbiamo al più presto disinnescare, e dall’altro lato a quella conta al ribasso che riguarda i livelli spermatici. Due conteggi che procedono in parallelo, e che sono raccontati con grande precisione scientifica in oltre 300 pagine composte assieme alla scrittrice specializzata in questioni sanitarie e ambientali Stacey Colino, con la traduzione italiana di Michele Zurlo per Fazi Editore.Origini e ripercussioni
Quello proposto da Swan e Colino non è solo “un grido d’allarme per accrescere la consapevolezza su questi problemi”, ma un percorso scientifico che ricalca le orme del procedere stesso della scienza. Dati, correlazioni, ipotesi e dimostrazioni si intrecciano di capitolo in capitolo, rafforzate da oltre 50 pagine di riferimenti bibliografici dalla letteratura scientifica, una lunga serie di note per tenere lontane ambiguità e cattive interpretazioni, e un comodo glossario che aiuta a districarsi anche davanti agli inevitabili termini tecnici comeazoospermia, criptorchidismo o inibina B.
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