(AdnKronos Salute) – Le cause di infertilità non sono legate solo a fattori genetici o all’età, ma hanno grande rilevanza anche quelle di natura esterna come l’alimentazione, l’inquinamento, l’alcol e il fumo. Ma i rischi sono molto alti anche a causa di particolari posizioni geografiche e di stili di vita e mestieri o attività esercitate. Basti pensare che il numero degli spermatozoi presenti nel liquido seminale, negli ultimi 30 anni, si è dimezzato. Questo pericoloso trend è, nel 60% dei casi, causato dall’esposizione ad agenti inquinanti. Un ulteriore ostacolo per le coppie che cercano una gravidanza con le tecniche di fecondazione assistita.
A fotografare il trend sono gli esperti che sabato 24 febbraio, alla Leopolda a Firenze, si ritroveranno in occasione del primo congresso nazionale sulla Procreazione medicalmente assistita, organizzato da Luca Mencaglia, medico specialista in Ginecologia e ostetricia e presidente della Fondazione Pma Italia. Gli uomini – sottolineano gli specialisti – vengono colpiti soprattutto delle polveri sottili, le cosiddette pm10. Le donne invece sono più soggette a un abuso o un uso poco attento di alcuni farmaci, come l’ibuprofene, un noto antinfiammatorio.