Un viaggio senza fine

Ciao, chi vi scrive e una donna di 34 anni, sposata da ormai 7 anni; il mio viaggio inizia nel 2017 quando dopo due anni di matrimonio io e mio marito decidiamo di cercare un figlio, dopo 6 mesi di tentativi andati a vuoto, ci rivolgiamo a un centro per l’infertilità.

Ho contattato privatamente la ginecologa che lavora in questo centro, che mi prescrive diversi esami ormonali, da fare in un determinato periodo del ciclo, e per mio marito lo spermiogramma fatto direttamente al loro centro, fin qui tutto ok, eseguiamo tutto alla lettera, dopo 2 mesi vengo richiamata dal centro dove dagli esami effettuati ci viene detto che io ho una scarsa riserva ovarica, un fsh alto anche se all’epoca avevo solo 29 anni e mio marito uno oligospermia; da qui parte il nostro calvario, inizio le ecografie senza stimolazione ormonale per tot giorni, per una iui ( questo voleva dire fare ogni volta alla settimana 120 km, ma nn mi importava anche se guidavo e andavo sola, questo ed altro per avere il mio bimbo), arrivò il giorno fatidico, avevo prodotto solo un ovulo ma d’altronde andava bene così senza stimolazione, mi preparano per l’inseminazione ma purtroppo non rimango incinta, riprovo poi una seconda iui il mese dopo ma nulla, allora vengo inserita in lista per un ICSI dato il problema di mio marito, questa volta con stimolazione, dove ho prodotto due ovuli di tipo A, solo uno di si è fertilizzato, ma non è andata nemmeno stavolta..

Sapete bene la delusione, decido di fermarmi per  riprendere fiato in tutto questo erano passati due anni. Decido poi di ricontattare il centro, mi fa ripetere l’esame Amh e fsh, ma la ginecologa mi dice guarda non ti posso aiutare, l’ennesima batosta, detta da colei che doveva in qualche modo aiutarti e invece empatia zero. Mi fermo nuovamente e nel 2021 contatto un altro ginecologo, dove  ha esaminato i miei esami nel complesso, non solo determinati valori, e cercando di farmi stare tranquilla in tutto, grazie a lui ho scoperto di avere l’endometriosi e la prolattina alta, cosa che al centro non mi avevano saputo sistemare, dato che per loro eri solo un numero con un colore per ogni prestazione.

Ora io devo ringraziare questo medico perché ora sto meglio sia fisicamente che psicologicamente, sono rinata, vivo più serena, vivo giorno dopo giorno ma non smetto di cercare il mio bimbo, e sono sempre in corsa perché non mi arrendo

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