Lui era, ed è, molto di più che potevo sognare, mi alzo ogni mattina lo guardo e il mio cuore si riempie di gioia e amore. Era lui. È lui. Non ho dubbi. Il mio migliore amico, finché quella domanda tanto attesa non è arrivata: ” ma noi siamo amici perché non possiamo stare insieme?” … Da lì il mondo, mandare tutto a puttane per stare con lui, uscire, mettersi insieme … E dopo 3 mesi la convivenza! Il primo anno?!?! Un misto di amore e piatti che volavano, ma l’amore, nonostante tutto, era lì. Ed è proprio quell’amore che dopo un anno di convivenza, senza nemmeno parlarne, lo portò ad essere libero di fare un figlio con me… Ricordo con molta tenerezza le persone che eravamo quel giorno, non parlammo fino alla sera successiva, ero sonvolta! Anzi, eravamo sconvolti! Parlai con la mia migliore amica, mi accompagnò in farmacia per prendere la pillola del giorno dopo… E ancora oggi mi domando: ” chissà, magari quella volta era quella buona?!?” La sera tornai a casa, frastornata da tutto. Parlammo, e dopo quell’esperienza capimmo di voler diventare genitori. Mettere al mondo un figlio nostro. Ma da lì in poi ogni mese diventò una nuova delusione, facevamo finta che andasse tutto bene, finché scoccare del primo anno andammo dal mio ginecologo per capire cosa non andava. La prima cosa che ci fu richiesta è stato lo spermiogramma. Ancora ho bene in mente i suoi occhi terrorizzati nell’affrontare quell’esame e il suo responso. E io?! Io non volevo, in realtà non volevo sapere, perché inevitabilmente uno dei due avrebbe portato per sempre un peso enorme se qualcosa non andava. E qualcosa non andò.
Oligospermia …. Dicevano che era una stupidaggine, ma sono passi altri 3 anni e siamo ancora qui, a fingere ogni mese di non sperare per poi ogni mese avere un colpo al cuore.
Sarà anche altro?!? Avrò problemi anche io?! In realtà non volevo saperlo, i miei parametri erano noramli e bastava.
Potevamo affrontare un percorso ospedaliero per aiutarci?!? Si ok, apparte il lato economico, io non capisco cosa abbiamo fatto di male per meritare di esporre la nostra intima vita sessuale a dei medici, cosa abbiamo fatto di male per dover programmare i nostri rapporti e fare esami su esami, cure su cure.
Mao non posso mettere quello che è ormai il mio matrimonio, e quella che dovrebbe essere la gioia più grande di avere un figlio in mano a situazioni ospedaliere, e sto male! Sto male perché lo desidero tanto questo figlio, e non trovo giusto che non sia uguale e semplice per tutti! Per noi e per tutte le coppie che come noi devono decidere se affrontare un percorso che potrebbe dilaniare il rapporto o rassegnarsi di non poter aver figli e sperare che la felicità si trovi altrove. Per tutte quelle coppie che trovano la forza di affrontare un percorso che comuqnue fa male accettare per raggiungere quell’obiettivo.
Tutti intorno a noi sembrano fare figli come comprare il pane, ed io, anzi noi, siamo felici dal profondo del cuore per loro… Tutti che rispondono: ” abbiamo iniziato e al primo mese tac ero incinta! ”
E tu sei lì piena di gioia per loro, ma trattieni le lacrime per il dolore che dentro ti uccide… Perché dovrebbe essere facile e naturale per tutti, ma non lo è!