Le malefiche

Anche questo mese sono arrivate come sempre puntuali, spaccano l’ora, addirittura il minuto…

E pensare che fino a poco tempo fa era per me motivo di vanto. “Il mio corpo è veramente perfetto pensavo”.

Si, certo, perfetto. Così perfetto che non mi permette di fare l’unica cosa che dovrebbe essere la più natura e semplice da fare per una donna, quell’unica cosa per la quale Madre Natura ci ha create, quell’unica cosa che ho sempre desiderato, l’unica cosa che abbiamo sempre desiderato, fin dal primo momento che ci siamo conosciuti…

Entrambi già accoppiati, con altre persone ovviamente, ma quando capisci di aver finalmente trovato la persona giusta tutto cambia, tutto si scombina, tutto si accelera. Vuoi tutto e subito. E così abbiamo fatto. Tre mesi dopo già organizzavamo il matrimonio, cercavamo casa da comprare (sperdute perchè soldi non ne abbiamo, ma non ci interessa) e contemporaneamente abbiamo provato a mettere su famiglia, la nostra famiglia.

Ma niente, le solite malefiche ogni mese puntuale come non mai. Quindi esami, visite, test… Pare tutto normale… Lo spermiogramma che a volte è meglio a volte peggio, gli ormoni che un pò oscillano ma sempre giusti… “Lo stress! Dovete rilassarvi! Non pensateci troppo e arriverà”

E ci siamo ritrovati anche a piangere abbracciati, in silenzio, nella notte. Con le malefiche sempre presenti.

Mi sono anche riscoperta invidiosa… Caratteristica che mai mi aveva invaso prima di adesso. Vedo e sento quelle donne che “neanche lo cercavo… mica lo volevo… è successo e quindi lo tieni… è arrivato subito, al primo colpo… ho smesso la pillola ed ancor prima ero incinta…” Ed io rido, sorrido, scherzo, faccio battute con loro ma dentro di me urlo, urlo come non mai, con tutto il fiato che ho nei polmoni… Ma lo faccio in silenzio. E piango anche, sempre in silenzio, ogni giorno, ogni ora, a lavoro, nel traffico mentre torno a casa, davanti allo scaffale degli assorbenti al supermercato, mentre cerco su internet qualcuno che mi indichi il miracoloso rimedio adatto a me. Ma non lo sa nessuno, neanche lui lo sa. “Non ho niente, oggi giornata lunga a lavoro. Lo sai, siamo piani di clienti”. E ti trovi a fare lo straordinario di ore ed ore perchè hai paura che lui capisca e che senta il tuo urlo. E non vuoi! Quindi torni a casa sfinita, così tanto che anche farti la doccia è una fatica… Anche se li puoi finalmente piangere davvero, con gli occhi e non solo con il cuore.

Continui a sperare, ti ritrovi anche a pregare… Anche se ogni mese lo fai sempre un pò meno. Ed ogni mese, invece, ti senti sempre più inadeguata, inutile, anormale.

Ogni giorno è un giorno più duro.

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