Io lo chiamo “Il viaggio della Speranza”, è come essere un soldato che parte dal proprio paese del sud per andare a combattere quella guerra al fronte e cercare di rimanere vivo per tornare vittorioso a casa.
Così mi sento…ma io quel “Viaggio della Speranza” l’ho già fatto esattamente 5 anni fa per un altro motivo.
In quel tempo ho preso il treno insieme a mia madre per raggiungere il Nord Italia alla ricerca di chissà quale Onnipotente che mi dicesse: “abbiamo la cura giusta, tua Madre ce la farà”. Beh, quel viaggio non è andato come speravo poiché nonostante le cure, il mostro l’ha portata via con se per sempre. Ho combattuto per mesi interi contro quel Diavolo, mi sentivo forte, fortissima ma ha vinto lui.
Ad oggi mi ritrovo a fare il mio secondo “Viaggio della Speranza” senza avere lei al mio fianco, la mia Mamma, mi ritrovo a combattere contro un altro Diavolo, la maledetta Infertilità che da quasi 4 anni mi vede protagonista di un’altra grande furiosa guerra. Sono Qui dopo tempo ad affrontare un nuovo viaggio, porto con me tanto dolore, ma io questa battaglia ora la voglio vincere, sono forte ancora, ho bisogno del mio riscatto, devo realizzare il mio sogno, un bambino che porterà il tuo nome Cara Mamma. Non so se ce la farò, se mai vincerò ma io torno a fare il mio “Viaggio della Speranza”, confidando questa volta in una grande e miracolosa Vittoria!
Voglio gridare al mondo questa volta…ce l’ho fatta…Ho vinto io!
2 risposte
Brava é bello sentire quando una di noi è così combattente e pronta ad affrontare di nuovo l ennesimo Viaggio della Speranza come lo chiami tu. Io non so come mai ma in questo secondo fallimento mi Sn ritrovata a terra completamente sconfitta. Mi ripeto ke non è ancora detta l ultima parola… Ma non riesco a fare altro ke piangere. Sono fiera però d donne come te. Ke nonostante fragili e indifese sono forti e guerriere. Un abbraccio cara Donna
No Snoopy, sono forte e sono una guerriera esattamente come lo sei tu, ma mi spezzo e parecchio pure, però poi mi rialzo…Ma ogni volta che mi spezzo, mi assale tutto il dolore di una vita, anche quello che non c’entra nulla con questa battaglia e mi sento trafitta da mille lame…accoltellata…il dolore è allucinante, come lo provo in questo momento, perché adesso è proprio uno di quei momenti! Piango anche io…è normale ed è giusto piangere…Non è giusto invece tutto quello che dobbiamo sopportare per vedere realizzato il nostro sogno. Io non so cosa ho fatto di così terribile nella vita da meritare questa punizione…so solo che sto scontando cara e amara questa pena e che fino a che Dio mi darà la forza di sopportare, io cadró, mi spezzeró ma mi alzeró e combatteró per vincere! Io non starò qui ad usare convenevoli, oppure frasi che nel nostro mondo si
Usano ma che non sopporto più, tipo, in becco alla cicogna o in culo al pannolino per consolarti, perché non c’è consolazione a tutto questo…ma sono qui ad augurarti che Dio ti sia vicino per donarti tutta la forza che ti serve per tornare sempre a combattere! Ti abbraccio anche se non ti conosco.