Pink Project

Nasco il 5 aprile del 1975.  Il vestito rosa di mia madre è il primo ricordo della mia vita. In tante foto indossa quell’abito con me piccolissima in braccio.
A trentuno anni scopro di avere un cancro al seno. Mi operano d’urgenza, poi la chemioterapia mi fa cadere tutti i capelli. Mi regalano una parrucca rosa. La indosso e mi piace.
Da quel momento inizio a fotografare e sperimentare l’autoritratto. Le parrucche diventano il filo conduttore di tanti miei lavori e performance.

Oggi sto bene, sono sopravvissuta alla malattia. In soffitta ho ritrovato l’abito di mia madre e ho deciso di indossarlo con la parrucca rosa per testimoniare la mia guarigione e quella di tutte le donne che ce l’hanno fatta. Rosa, come il colore della lotta al cancro al seno.

Aldilà di ogni previsione medica, sono diventata mamma di una bambina. Si chiama Dora, come mia nonna. Ora anche lei entra nello scatto.
La nascita di una nuova donna è il femminile che si rinnova attraverso la maternità.
È la speranza per tutte quelle che hanno lottato e lotteranno contro la malattia.

PINK PROJECT sono io, Dora, ogni donna. Ovunque.

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