Le storie di Pma non sono sempre storie a lieto fine! Se ne parla sempre dopo che è andato tutto bene. Sono quasi quattro anni che io e mio marito cerchiamo una gravidanza, i primi due anni abbiamo voluto provarci naturalmente, senza successo e con molti pianti ogni mese. Abbiamo deciso di affidarci alle cure del servizio sanitario nazionale col quale si possono fare tre tentativi; esperienza orrenda, medici senza empatia, sei solo un numero e ti trattano male.
Al primo pick up sono stati prelevati 3 ovociti, fertilizzati tutti e tre ma li congelano perchè a detta loro (scoprirò in seguito che non era vero) avevo le ovaie ingrossate ed era meglio attendere, il primo transfer lo facciamo a novembre (il prelievo era stato fatto a luglio), me ne impiantano due, faccio le beta, negative. Ad aprile faccio il secondo transfer col superstite, beta positive! Mi dicono che sono incintissima! La felicità è alle stelle, mi addormento pensando di avercela fatta, l’indomani vado in bagno e ho una emorragia che mi dura dieci giorni, le beta ovviamente scendono. Gravidanza biochimica, mi dicono, in pratica è un aborto spontaneo precoce.
Decidiamo di non darci per vinti e andare in una clinica privata, dopo un po’ di ricerche decidiamo di affidarci al dottor L., tra i vari esami che avevo fatto, mancava la sonoisterosalpingografia, un esame per vedere se le mie tube fossero pervie. Tutto ok, il dottore ci dice che a parte la mia riserva ovarica un po’ bassa ma non da non essere fertile e i gameti maschili un po’ pochini, lui non sa cosa dirci e ci ripropone un’altra ICSI.
Al prelievo questa volta abbiamo 7 ovociti, uno non maturo e dei sei se ne fertilizzano quattro. Aspettiamo 5 giorni per il transfer e vediamo come crescono. Il giorno del transfer di quei quattro solo uno è pronto, uno non ce l’ah fatta e gli altri due sono lentini, vogliono aspettare per vedere se a fine giornata sarebbero diventati blastocisti per poi congelarli ma quello che mi impiantano è bellissimo.
A fine giornata mi dicono che dei due, solo uno ce l’ha fatta e lo congelano! Dopo dieci giorni faccio le beta: positive, ma molto basse, sono da ripetere per vedere se la gravidanza va avanti. Dopo due giorni le ripeto, sono raddoppiate! La gravidanza c’è, inizio a crederci ma sempre coi piedi per terra. Me le fanno ripetere dopo altri quattro giorni, sono cresciute ma non abbastanza. Arrivano le mestruazioni, un’altra gravidanza biochimica. Io sono stremata e stanca ma il dottore mi convince ad impiantare quello congelato. Accetto, mi dicono che è sopravvissuto allo scongelamento e che è aumentato di categoria, le mie aspettative non sono alte ma aspetto di essere sorpresa.
Dopo dieci giorni rifaccio le beta, negative. Siamo tornati indietro, e in tutto questo non c’è modo di sapere il perchè! Sono arrabbiata, delusa, non ce la faccio più. Mi rendo conto che in questi due anni ho messo da parte me e mio marito e penso che non è il mio destino avere un figlio! Va bene così…